Medicina Bio - Psico - Somatica

Che cos’è la medicina bio-psicosomatica

« La malattia è lo sforzo che fa la Natura per guarire l’uomo.
Possiamo dunque imparare molto dalla malattia per il ritorno alla salute, ciò che appare al malato da respingere, racchiude l’oro vero che non ha trovato in nessun altro luogo. »
C.G. Jung

..... invece di cercare di guarire la malattia
lasciamola guarirci......

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Oltre il confine delle scienze classiche, scopriamo una nuova lettura della realtà che, al di là della logica, diventa “bio-logica”.
Siamo abituati a considerare la malattia un evento scomodo ed imprevisto. Se invece ci chiediamo perché, proprio in quel determinato momento della nostra vita e proprio in quella parte del corpo ci siamo ammalati possiamo scoprire una realtà diversa, una invisibile trama nella quale si sviluppa l’esistenza di ciascuno di noi, di cui siamo prigionieri e artefici. La Bio-Psicosomatica va a ricercare direttamente la differenza che c’è tra le nostre memorie biologiche ed i nostri pensieri.
I pensieri sono” le nostre verità”, le memorie biologiche sono “la nostra realtà.” Ogni volta che ci raccontiamo, esponiamo la nostra verità, un insieme di pensieri, apprendimenti, credenze, cultura. Tutto questo non è reale. Non siamo noi. Si è malati, a tutti livelli, ogni volta che la nostra realtà e la nostra verità non corrispondono, ogni volta che le nostre memorie biologiche ed i nostri pensieri non sono d’accordo.
Conoscere la nostra realtà significa riappropriarci della nostra storia familiare inconscia, e procedere sulla strada che ci determina nel carattere, nel comportamento, nei desideri e nelle paure.
In quest'ottica, la richiesta di aiuto non è una condizione di inferiorità... ma rappresenta un atto di libertà.
La relazione terapeutica deve essere vissuta come un incontro tra due persone che si muovono in direzione della vita. Compito di chi riceve la richiesta di aiuto, quella che stabilisce in premessa che c'è un ruolo di assistito e uno di medico, di un terapeuta e di un richiedente, è il guidare la relazione verso uno stato d'equilibrio. Una condizione di pariteticità, dove l'assistito diventa compartecipe e responsabile, in primis, della sua richiesta. Ovvero un collaboratore attivo e non passivo del processo di guarigione. Accompagnati da un intento condiviso, la persona che porta la richiesta e il terapeuta realizzano uno spazio di autenticità e di verità, sottraendosi a una pressione sociale che sovraccarica di vincoli e di artefatti la relazione, pregiudicandone le finalità umanitarie. Così l'incontro si muove in una sfera di libertà, di trasparenza e di responsabilità. Spira un vento vivificante di ben-essere e di crescita umana. Si liberano risorse di ottimismo e di creatività. Tutto ciò che denominiamo sinteticamente salute.

Dr. Luciano Desideri
Medico Chirurgo - Odontoiatra
  • Studio Medico Dentistico
  • Iscritto all'Albo dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma. Ha conseguito laurea in Medicina e Chirurgia il 29/03/1993 presso l'Università di Roma "La Sapienza". Abilitazione presso l'Università di Roma "La Sapienza" sessione apr. 1993.
  • Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentarie il 21/11/2008 presso l'Università di Roma "La Sapienza". Abilitazione presso l'Università di Roma "La Sapienza" 1° sessione 2009.
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